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Due cani uccisi a Ceprano: uno impiccato ad un albero, l’altro massacrato di botte

Due episodi di violenza sugli animali in due giorni a Ceprano nel Frusinate, dove due cani sono stati uccisi. Uno era martoriato ed impiccato ad un albero, l’altro massacrato di botte nel centro del paese.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Dramma nel Frusinate a Ceprano, dove due cani sono stati uccisi barbaramente. Morti violente, causate dalla mano dell'essere umano. Il primo, un cane randagio, è stato martoriato ed impiccato ad un albero nel bosco La Macchia. A dare l'allarme è stato un uomo, che era uscito a fare una passeggiata e ha chiesto l'intervento dei carabinieri e della Asl veterinaria. Il secondo, trovato morto due giorni dopo, è stato massacrato di botte nel centro del paese. La carcassa presentava gravi ferite e arti fratturati.

Sulla vicenda sono intervenute le associazioni animaliste. Aidaa ha promesso una taglia di mille euro, per chi aiuterà le forze dell'ordine a rintracciare i responsabili, invitando chiunque abbia visto qualcosa a rivolgersi subito ai carabinieri, per depositare la propria testimonianza. L'associazione animalista ha annunciato che presenterà una denuncia per maltrattamenti e uccisione di animali.

Gli animalisti: "Atti di inaudita crudeltà"

Episodi di violenza quelli accaduti a Ceprano, gli ennesimi, dei quali vittime sono gli animali. Ad intervenire sui due cani uccisi nel giro di due giorni anche Lndc Animal Protection, che li ha definiti "atti di inaudita crudeltà, che non solo rappresentano una gravissima violazione del diritto alla vita e al rispetto degli animali, ma costituiscono anche un pericoloso segnale di disumanità e assenza di empatia". Anche Lndc Animal Protection ha annunciato che avvierà procedimenti per sporgere denuncia contro ignoti e si impegnerà affinché le indagini portino all’identificazione e alla punizione dei responsabili.

L'appello: "Chi ha visto vada dai carabinieri"

"Fatti di questa natura sono inaccettabili in una società che voglia definirsi civile – ha commentato Piera Rosati, presidente Lncd Animal Protection – Gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti dotati di diritti. Atti così crudeli non possono essere tollerati né giustificati in alcun modo, ed è dovere di tutti denunciarne la gravità.

Tali episodi, infatti, non solo ledono i diritti degli animali, ma rappresentano un pericolo per l’intera comunità: studi dimostrano che chi perpetra violenze sugli animali può rappresentare una minaccia anche per le persone. Non voltiamoci dall’altra parte: denunciamo e agiamo".

Lncd Animal Protection ha lanciato un appello ai cittadini di Ceprano e dintorni: chiunque abbia informazioni utili è invitato a contattare le autorità locali o avvocato@lndcanimalprotection.org, anche in forma anonima.

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